Staffaggi antisismici impianti antincendio

Il fissaggio antisismico degli impianti è un requisito fondamentale per garantire l'incolumità degli occupanti e un limitato impatto economico sulla riparazione dei danni post sisma - si è osservato che i danni risultanti dai componenti non strutturali spesso superano le perdite dovute ai danni strutturali -. Molti eventi hanno evidenziato che a seguito di terremoti gli impianti non fissati sismicamente hanno subito danni da comprometterne la funzionalità e gli incendi, che a volte lo stesso terremoto provoca, non sono potuti essere controllati.

È infatti essenziale garantire il funzionamento ininterrotto di servizi come l’erogazione di acqua ed energia elettrica (distribuite tramite tubazioni e cavi), servizi di emergenza (impianti di allarme), protezione antincendio passiva (compartimentazione) e attiva (sprinkler).

Per questo motivo, negli ultimi anni, le norme relative ai sistemi non strutturali si sono basate su criteri sempre più rigidi, vedasi anche la recente UNI/TR 11792 sui fissaggi antisismici degli impianti sprinkler.

In ultima analisi, preme sottolineare come i fissaggi antisismici debbano, oltre a garantire la funzionalità in caso di terremoto, anche mantenere la loro resistenza e stabilità anche in condizioni di incendio perché il Nuovo Codice di Prevenzione Incendi richiede che la presenza di percorsi protetti che devono garantire l'esodo degli occupanti, con e senza disabilità, per l'intero tempo di esodo. Per questo motivo devono i supporti degli impianti di erogazione di acqua ed energia elettrica (distribuite tramite tubazioni e cavi), dei servizi di emergenza (impianti di allarme), della protezione antincendio passiva (compartimentazione) e attiva (sprinkler) devono avere una resistenza al fuoco tale da non subire danni dai prodotti dell'incendio.

La progettazione sismica degli impianti viene applicata tramite il calcolo analitico degli effetti del sisma sugli elementi che compongono la compagine impiantistica perchè assolvere alla vigente normativa antincendio, caratterizzata dal Codice di Prevenzione Incendi, significa raggiungere gli obiettivi primari della prevenzione incendi, che sono:

  1. sicurezza della vita umana,
  2. incolumità delle persone,
  3. tutela dei beni e dell’ambiente.

Gli obiettivi primari della prevenzione incendi si intendono raggiunti se le attività sono progettate, realizzate e gestite in modo da:

  1. minimizzare le cause d’incendio o d’esplosione;
  2. garantire la stabilità delle strutture portanti per un periodo di tempo determinato;
  3. limitare la produzione e la propagazione di un incendio all’interno dell’attività;
  4. limitare la propagazione di un incendio ad attività contigue;
  5. limitare gli effetti di un’esplosione;
  6. garantire la possibilità che gli occupanti lascino l’attività autonomamente o che gli stessi siano soccorsi in altro modo;
  7. garantire la possibilità per le squadre di soccorso di operare in condizioni di sicurezza;
  8. tutelare gli edifici pregevoli per arte o storia;
  9. garantire la continuità d’esercizio per le opere strategiche;
  10. prevenire il danno ambientale e limitare la compromissione dell’ambiente in caso d’incendio.

Risulta evidente che uno stabilimento produttivo che non presenta impianti di protezione, quali l'impianto idranti o l'impianto sprinkler, e impianti di processo, quali serbatoi di processo, resistenti contro le azioni del sisma non possa assolvere positivamente agli obiettivi della sicurezza antincendio che sono obbligatori per tutte gli ambienti di lavoro.

La soluzione tecnica è rappresentata dalla progettazione strutturale in ambito sismico di tutti gli elementi che compongono il processo produttivo, dalle tubazioni ai serbatoi. Nel caso di impianti di nuovi impianti di processo, sarà necessario introdurre tra le azioni di progetto anche quella sismica, mentre nel caso di impianti esistenti si dovrà procedere con l’Analisi di Vulnerabilità e valutare la necessità di inserire elementi di irrigidimento o fissaggio.

La consulenza in ambito di sicurezza antincendio in caso di sisma viene svolta in maniera estesa su tutti gli impianti presenti nello stabilimento per le quali è richiesta una business continuity, ovvero una continuità di servizio anche a seguito del sisma, e su tutti gli impianti il cui danneggiamento può provocare danni più ingenti di quelli provocati dal sisma stesso. Ad esempio, deve essere garantita la stabilità strutturale alle forze imposte dal sisma per serbatoi contenenti materiale infiammabile che in caso di crollo a terra potrebbero comportare uno sversamento del contenuto con innesco dell'incendio esteso all'intero compartimento che li contiene.

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